Io me la ricordo molto bene quella scritta sotto le finestre poste nella parete della vecchia scuola materna dove abitavano le Suore delle Poverelle e che volgeva verso l’Ombrellone. I giovani che oggi sono ormai uomini maturi chissà se ci avranno mai fatto caso e chissà se pur avendo letta quella scritta qualcuno gli abbia raccontato il perché. I giovani e i ragazzi di oggi sicuramente non ne sanno niente dato che quel fabbricato agli inizi degli anni duemila fu abbattuto per quello odierno.
Ma cosa c’era scritto in quella dedica? Una cosa semplicissima e significativa: “Scuola Materna Anna Spataro” E chi era Anna Spataro? Anna Spataro era la figlia di Giuseppe Spataro, l’onorevole abruzzese originario di Vasto, Cittadino Onorario di Roccaraso dal 1958 insieme all’onorevole Giovanni Leone.
Tutti e due, ma per l’occasione di questo ricordo i roccolani devono continuare a raccontare ai loro figli e nipoti che Giuseppe Spataro fu l’artefice della ricostruzione e della rinascita di Roccaraso. Da valente parlamentare e uomo di governo un po’ come in tutto l’Abruzzo, ma in particolare a Roccaraso, completamente distrutta dalla furia dei soldati tedeschi, fece pervenire fiumi di finanziamenti del Piano Marshall per la costruzione delle case popolari, della chiesa, del municipio delle scuole, delle strade, marciapiedi, rete idrica e fognante e di illuminazione e poi anche contributi a fondo perduto per la ricostruzione delle strutture alberghiere che già prima della guerra ammontavano a quasi una decina.
Quella Cittadinanza Onoraria fu un atto simbolico di riconoscenza del paese. Ma i roccolani ritennero che non bastava e, guardando quella ragazza che teneva stretta nelle mani il papà onorevole quando passeggiava per il paese, ritennero di intitolargli proprio quella scuola materna appena ricostruita.
Ecco chi è Anna Spataro, chi era Anna che non c’è più. Questa mattina mi ha inviato la notizia il nipote Prof. Ferdinando Ficari, chirurgo a Firenze, che quando ci raggiunge abita proprio in quella casa dai roccolani definita ancora oggi “dell’onorevole Spataro” posta forse nel posto più bello di Roccaraso di fronte al trampolino di salto.
<<La Democrazia Cristiana lavorava per il bene comune; quando andammo a Roccaraso dove dopo la guerra non era passata nessuna delle forze istituzionali né prefettizie né di sanità e vedevamo le povere donne scalze, nel freddo di Roccaraso, andare ad attingere quel poco d’acqua che veniva dalle fontane, l’onorevole Spataro incoraggiava a fare, entrava nelle case a dire “noi faremo di nuovo di Roccaraso la citta modello della montagna abruzzese”.>>
Tratto dal libro di Licio Di Biase “Giuseppe Spataro Una vita per la democrazia”.