A Roccaraso cent’anni di sci si erano compiuti durante quell’inverno ed era la mattina calda di una domenica di maggio, quando squilla il telefonino rispondo e ascolto: Ugo, c’è un amico che voglio presentarti, è una persona importante, porta con te il libro dei cent’anni, così glielo regali, vedrai che ti farà piacere, ti aspettiamo. Incontrai quelle persone appena sotto casa e quel personaggio si presentò dicendo: Salve! Sono (…), il direttore commerciale della società di navigazione (…). Ho casa sugli Altopiani. Lo salutai e gli offri il libro, a questo punto con soddisfazione. Lo prese, dicendo che era curioso di leggerlo dopo che il comune amico gli aveva raccontato già qualcosa. Si fermò un attimo su una delle prime pagine, poi lo sfogliò velocemente come un ventaglio e aggiunse, grazie sig. Del Castello, mi sembra di capire che lei abbia compiuto un gran bel lavoro, i suoi concittadini dovrebbero rendergliene merito, anche perché 100’anni di sci sono un traguardo importante e non avrei mai immaginato che Roccaraso si trovasse tra le prime quattro località della montagna italiana. Che belle immagini. Ricordare un avvenimento del genere così è una gran bella cosa. Lo leggerò con attenzione. E poi, c’è la presentazione di Rolly Marchi, che personaggio, come ha fatto ad averlo? Poi proseguì: possiamo chiamarci per nome?
Certamente e soprattutto sono io che devo ringraziarla per i complimenti. Rolly Marchi? Lo leggerà. Devo aggiungere però che non è importante che qualcuno mi renda merito, non mi interessa, è più importante che le persone che ricevono questo piccolo omaggio lo apprezzino, perché Roccaraso lo merita.
Si rabbuiò un po’ e restai perplesso. Aggiunse: Senta Ugo, devo dirle una cosa che mi rattrista, quasi non vorrei farlo, però mi sembra di capire che lei vuole veramente bene al suo paese e quindi lo deve sapere. Mi è capitata proprio qui a Roccaraso e mi creda, sono rimasto sorpreso e amareggiato, in tutta la mia carriera non mi è mai accaduta una cosa simile e non avrei mai immaginato che qualcuno avesse potuto rifiutare l’offerta che le sto per indicare. È pazzesco! Semplicemente pazzesco.
Ne ho sentite tante sul mio paese, ma detta così la curiosità raggiunse l’acme, mista però a un senso di disagio e di timore.
Sono uno sciatore e conosco abbastanza la realtà locale, che per quanto concerne il periodo dello sci è veramente importante, c’è tanta gente, soprattutto nel periodo delle festività e dei fine settimana, perciò, quale responsabile di vertice della (…) la scorsa estate ho incontrato (…) e anche quale responsabile della pubblicità della società ho chiesto di poter installare, durante la stagione invernale, nei paraggi dei campi di sci, tre modelli di navi da crociera gonfiabili dove le nostre hostess avrebbero distribuito notizie e materiale pubblicitario per promuovere l’attività croceristica. Di contro ci saremmo adoperati per far apparire durante l’anno degli spot pubblicitari sulla vostra stagione invernale sciistica, attraverso le televisioni poste nelle cabine di tutte le nostre navi. Ma soprattutto, avremmo arricchito la nostra dotazione di attrezzature sportive a bordo con dei simulatori per far sì che i croceristi potessero sciare e ogni simulatore avrebbe recato la scritta “Sciare a Roccaraso” con la nota “R” che vi rappresenta. Tutto qui. Gli spot pubblicitari non ci sarebbero costati nulla, dato che ce li avrebbero dovuti fornire confezionati a piacimento, ma provi ad immaginare quanto costa un’attrezzatura del genere moltiplicata per alcune navi. Un bel po’ di quattrini. Le pare poco? Le pare conveniente la reciproca operazione pubblicitaria? Sa che cosa mi è stato risposto? “Beh, però dovete darci qualcosa per l’ospitalità sulla neve”. Provi ad immaginare… non se n’è fatto nulla.
A questo punto sarei dovuto diventare rosso dalla vergogna, ma il sangue si è vergognato prima di me e si è nascosto in un baleno non so dove, così sono sbiancato, ma sempre per la vergogna. Non ho parole, ho risposto, è veramente pazzesco. Poi ho continuato affermando: così facendo non so Roccaraso dove vuole andare, ma so soltanto che non andrà lontano, anzi non si muoverà, anzi si muoverà solo all’indietro, dove non sarà degna di tornare, perché è proprio quella storia raccontata in quel libro che la rifiuterà, sono quei personaggi raccontati che grideranno il loro dolore per tanta violenza al loro antico operato.
Ancora oggi dico fra me e me: no, non è possibile! E la profezia del decadimento si sta avverando e veramente in malo modo.