Molti appassionati di ciclismo sanno che il ciclista Costante Girardengo, definito “Il Campionissimo”, durante la sua prolifica carriera si ritirò in una maniera particolare durante una tappa del Giro d’Italia. Qualcuno afferma che accadde sul mitico Macerone, nei pressi di Rionero Sannitico, ma non è così.
Il ritiro avvenne sul Piano delle Cinquemiglia in territorio di Rocca Pia, durante la quinta tappa del Giro d’Italia del 1921, la Chieti-Napoli, dopo che aveva vinto le prime quattro.
Ho ricordato l’avvenimento con una lettera inviata ai quattro Sindaci degli Altopiani Maggiori d’Abruzzo e per conoscenza ai Presidenti della Regione e della Provincia.
Ma non vi dico altro, perché vi invito a leggerla ed è più che esaustiva sulla vicenda e sull’invito a loro rivolto.
Voglio solo aggiungervi che forse il mio pensiero è stato premonitore. Infatti alcuni giorni fa, in occasione della partenza da Castel di Sangro di un gruppo di cicloamatori in viaggio da Milano a Matera, al Sindaco Angelo Caruso, presente per l’occasione e al quale avevo rivelato qualche giorno prima la storia di Girardengo e l’idea di chiedere una tappa del Giro d’Italia del 2021, l’organizzatore ha presentato la Sig.ra Michela Moretti Girardengo, nipote del corridore. Incredibile!
Che non l’abbia inviata proprio qui nonno Costante per dare forza e corpo alla mia idea?
Ugo Del Castello
Viale degli Alberghi, 5
67037 Roccaraso
Roccaraso 1° ottobre 2019
Al Sig. Mauro Leone
Sindaco di Rocca Pia
comune.roccapia@pec.arc.it
Al Dott. Roberto Ciampaglia
Sindaco di Rivisondoli
postacert@pec.comune.rivisondoli.aq.it
All’Avv. Roberto Sciullo
Sindaco di Pescocostanzo
Al Dott. Francesco Di Donato
Sindaco di Roccaraso
e.p.c. Al Dott. Marco Marsilio
Presidente della Regione Abruzzo
All’Avv. Angelo Caruso
Presidente della Provincia de L’Aquila
Gent.mi Sig.ri Sindaci, Sig.ri Presidenti,
Costante Girardengo detto “Il Campionissimo”, vinse le prime quattro tappe del Giro d’Italia del 1921. Ma, durante la quinta del 2 giugno, 264 Km da Chieti a Napoli, in seguito ad uno scontro con un altro ciclista cadde, si ferì e distrusse la bicicletta; subì anche l’attacco degli avversari intenzionati a staccarlo il più possibile. Tornato comunque in sella sulle ascese che portano sull’Altopiano delle Cinquemiglia patì le ferite riportate. Stremato, si fermò sulla vetta dell’altopiano, tracciò un segno di croce nello sterrato e prima di ritirarsi disse: “Girardengo si ferma qui”.
Raccontare questo episodio è una costante dei giornalisti che parlano di ciclismo, sia quando ci sono tappe del Giro d’Italia che arrivano in uno dei nostri paesi, sia quando il Giro passa semplicemente sul Piano delle Cinquemiglia, sia quando ricordano il ciclista piemontese; rammento che qualche anno fa se ne parlò anche in una tappa del Tour de France. E perciò grazie alla sfortuna di Costante Girardengo questo territorio si avvantaggia di una notorietà senza prezzo.
Sulla strada che sale all’Abetone c’è una targa apposta sul muro che protegge una curva e che ricorda Fausto Coppi, così come le sue molteplici gesta, legate alle varie tappe del Giro d’Italia, sono ricordate con steli e targhe poste prevalentemente sulle ardue salite alpine.
Tra due anni il 104° Giro d’Italia segnerà il centenario di questo avvenimento rimasto nella sua storia e sicuramente giornali e televisioni ancora una volta in qualche maniera ne parleranno.
Ecco, signori Sindaci degli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, signori Presidenti, sarebbe molto bello e
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direi opportuno che una tappa del Giro d’Italia del 2021 si fermasse quassù, in una qualsiasi delle quattro località e la partenza del giorno successivo avvenisse proprio nel punto più alto dell’Altopiano delle Cinquemiglia, posto nel territorio di Rocca Pia, dove per l’occasione si dovrebbe realizzare e scoprire una stele in ricordo di quello storico avvenimento.
Quale cittadino degli Altopiani vi invito ad incontrarvi e a porre le basi per concretizzare questa che credo sia una bella idea, che, oltre a celebrare Costante Girardengo, possa costituire una valida occasione per mantenere viva l’immagine del nostro territorio. Perciò interessate immediatamente gli organizzatori della Gazzetta dello Sport affinché inseriscano questa tappa nel disegno del 104° Giro d’Italia.
Certo, l’avvenimento sarebbe ancora più avvincente se il Giro si fermasse per un giorno di riposo o addirittura si svolgesse una tappa sulle strade che circondano l’Altopiano delle Cinquemiglia, magari con partenza o arrivo a Castel di Sangro/Altopiani, salendo a Capracotta, poi a Gamberale, Pizzoferrato, Palena, Campo di Giove, Pacentro, Sulmona, Scanno, Barrea, Altopiani/Castel di Sangro, così come a volte accade per uno dei tanti “tapponi” alpini.
A voi l’onere e l’onore di dedicarvi, se lo vorrete, a celebrare degnamente questo storico avvenimento e affinché accada nella maniera che riterrete opportuna e che gli stessi organizzatori del Giro d’Italia intenderanno predisporre tecnicamente.
Cordialità.
f.to Ugo Del Castello