Credo che chi legge questa lettera, come me rimarrà un attimo disorientato e forse penserà tante cose che spontaneamente ognuno riesce ad immaginare.
Poi, però rileggendo la lettera ho colto un passaggio che potrebbe rivelarsi positivo per una futura visita, partendo dalla parola commemorazione. Perciò leggo e trascrivo: “È fondamentale commemorare tutti coloro ai quali, pur sacrificando il bene più prezioso, non fu possibile dare degna sepoltura; chiaro monito alle generazioni future, affinché non si ripeta la sciagura della guerra”.
E così mi son chiesto, vi chiedo: Bisogna essere fiduciosi davanti a questa espressione che sembra lasciare una porta aperta? O dimenticare ineluttabilmente la sperata visita presidenziale, che in quanto tale avrebbe avuto sicuramente una risonanza di “monito alle future generazioni”?
Io che ho già visto Giovanni Leone, Presidente della Repubblica Italiana raccogliersi in meditazione davanti al Sacrario di Monte Zurrone voglio essere fiducioso e voi?